sabato 25 giugno 2011

Lettera d'amore


Mia cara E.,

sento il bisogno di scriverti, sento il bisogno di lasciar uscire ciò che ho nel cuore e ciò che in questo momento mi causa questo dolore. In realtà cosa sia questo "ciò" non lo so.
Mi trovo in una situazione strana. Non sono arrabbiato con te, non soffro per la tua decisione, non nutro neanche l’ombra di risentimento nei tuoi confronti. Non credo che tu mi abbia fatto un torto, e che possa essere, anche indirettamente, la causa del mio dolore.
Soffro, perché la mia anima soffre.
La mia anima, al limite, è arrabbiata con me. Con la parte umana e corporea di me. Con quella parte che ti ha fatto tante storie, per nulla. Che ti ha minacciata, che ti ha ferita, che ti ha allontanata da me e da lei.
Questa è la verita. La verità inconfessabile che non ho mai detto e che non mi sono mai nemmeno detto.

In questi giorni sono piombato in uno stato di tristezza profonda, di dolore così intenso, che mi basta fermarmi un secondo per iniziare a percepirlo ed a farmene travolgere. Lo sento fisicamente, sento il respiro che mi manca ed un’oppressione al plesso solare.
E penso che sia proprio quello che ti ho appena scritto che mi causa tutto ciò.

Nei giorni scorsi hai scritto che sono un ganzo per come affronto tutto quanto. Io non mi sento un ganzo. Mi sento piuttosto un coglione, perché non ho saputo, quando ne avevo la possibilità farti sentire quanto fossi importante per me, quanto il tuo essere, il tuo modo di essere, fossero per me fonte di gioia ed ammirazione. Quanto fossi onorato di essere al posto che ero.
Ho voluto chiederti qualcosa che non era assolutamente necessario. Non era necessario per il sentimento che ho per te e per il nostro rapporto.
Non voglio darmi ogni colpa. Ho cercato di comportarmi come ho saputo fare in quel momento. Ho voluto vedere una trave quando invece si trattava di un filo d’erba. Ed invece di prenderlo, infilarlo in bocca, prenderti sotto braccio e sorriderne, l’ho messo fra di noi. L’ho usato per rovinare il nostro rapporto.
Non so se scrivere questo, può far qualcosa per riparare tutto quanto. Sento però di dovertelo. Questa è la parte che riguarda me. La parte che io posso fare per me, per, forse, il nostro rapporto, ma soprattutto per te.
E’ vero che ti ho scritto che ti ammiro. Il tuo amico S. se ne era accorto. Ma forse lui ha anche percepito, più di quanto non lo facessi io, al di là di una forma di compiacimento, quanto tu mi sia entrata dentro. C’è la parte terrena che si è legata a te, ma c’è una parte più profonda e molto molto più intima, che lo ha fatto in un modo ancor più intenso. Questa è la parte cui mi appello, questa è la parte che vorrei prendesse piede con te.

Non so cosa accadrà. O forse non lo voglio sapere o non voglio crederci, perché mi sembra intollerabile, mi sembra troppo più grande di me e del dolore che penso di poter sopportare.
Non so quando, non so se sarà, ma io vorrei avere una possibilità con te. La possibilità di vivere la tenerezza, l’amore, il profondo legame, che mi univa ed unisce a te. Il legame che unisce la mia anima alla tua e non il mio essere terreno.
Questo è un aspetto che non sentivo in questo modo in passato, ma che sento così presente ora.

Non prometto che non farò più errori, sono una persona, ed in quanto tale, fallace.
Ma sono anche un uomo che ha il coraggio, anche se talvolta piuttosto cocciuto che mi ci vuole un po’ per rendermene conto, di farsi carico dei propri errori e di non nascondermi dietro finzioni o di non espormi in prima persona.
Il desiderio di te, non è quello che ho utilizzato nelle mie parole. Il desiderio di te, è di sentirti, di sentire la tua anima, di coccolarla, di proteggerla, di aiutarla, ed aiutarti, a far sì che diventi ancor più grande, ancor più bella.
I silenzi, il tuo respiro, il tuo sguardo, le passeggiate, i tuoi occhi ed il tuo sorriso. La grande tenerezza che c’è sempre stata. Queste sono le cose che realmente mi mancano.

E., non ti chiedo di abbandonare la tua strada, vorrei però poterti seguire. Con discrezione, con rispetto, con profondo amore.

Mars


1 commento:

  1. ma che ci fai ancora qui...corri da lei no?
    Forse ti sta aspettando ;))
    Falla leggere anche a lei questa meravigliosa lettera d'Amore ..
    Mi vien voglia di chiudere tutto qui. Io che parlo di sesso e poi leggo questo..Mi rendo conto che sono nel posto sbagliato..
    Sei innamorato !! dai, corri,
    Bacibaci Monica *__*

    RispondiElimina