domenica 19 giugno 2011

Tempo

Quanti mesi sono trascorsi? Quanto tempo è che non venivo più qui? Ormai più di sei.
Quanto è accaduto. Quanto dolore mi son trovato a vivere?
Tutta la mia vita è cambiata. Mi rendo perfettamente conto, razionalmente, che la mia storia meravigliosa è finita, ma il mio cuore proprio non ne vuol sapere.
Oggi l'ho rivista dopo quasi due mesi dove non abbiamo praticamente più avuto contatti, e son tornato a diversi mesi fa.
Non so più che pesci pigliare. Non so a cosa aggrapparmi. Non ho nemmeno la rabbia questa volta.
Solo questo immenso, infinito dolore.
Guardo avanti. Ci provo. Da ormai diversi mesi, ogni mattina, cerco di lasciarmi andare alla vita, come mi è stato consigliato. Non lotto più, lascio che sia ciò che deve essere. Seguo la corrente, e cerco di ritrovarmi.
Ma il mio cuore non ne vuol sapere.
Il mio cuore ha fatto un tuffo rivedendola. Rivedendo i suoi occhi, il suo sorriso. Rivedendo la sua Esme, che tanto lo ha fatto sognare e lo ha fatto star bene.
Quante lacrime ho versato. Ad un certo punto ho sperato di riuscire a smettere perché non ne avevo più. Speravo di vincere il mio dolore per sfinimento. Suo. E invece, lui imperterrito, torna a riaprire le mie ferite.
Questa è una foto che abbiamo fatto assieme al mare. In Liguria. Nelle nostre vacanze, sempre molto intense e felici.
Non so se sperare che il mare si porti via quel ramo, quasi a simboleggiare il dolore e lasciare il nulla. Forse in questo momento lo preferirei a questo stato di cose.
Non ho nemmeno più la forza di reagire, di provare ad evitare i sassi che ci sono in questa corrente.
Vita, io mi sto affidando a te, ma ti prego, ora abbi un po' pietà di me, perché fra un attimo, non so cosa capiterà cozzando contro questi sassi.

Nei giorni scorsi, pensavo, al rientro dalle ferie, di essere riuscito ad arginare un po' tutto quanto, ma oggi rivederla, mi ha fatto rendere conto, che mi illudevo.
Non è la solitudine che mi spaventa, che mi causa questo dolore. E' la mancanza di lei, delle nostre condivisioni, della nostra Vita.
Spero che qualcuno ascolti, e mi mandi un segnale, un modo per cercare di uscirne. Senza rabbia, senza oblio, ma riuscendo ad uscire dalla logica del tempo. Dal desiderio che fosse "per sempre".
E' stato. Ora non è più, ma perché non riesco a farmene una ragione?

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